Vancouver

Presentazione

La proiezione è introdotta da Claudia Gualtieri.

Note introduttive

Nel 2005, al Vancouver International Film Festival, il regista Robin Neinstein presenta Souvenir of Canada: un documentario ambientato nella stessa città che articola una riflessione sull’identità canadese contemporanea da parte dello scrittore e artista di Vancouver Douglas Coupland. Iniziata nei due precedenti volumi con lo stesso titolo (Souvenir of Canada 1 del 2002 e Souvenir of Canada 2 del 2004) e in City of Glass del 2000 (dedicato alla sua città), questa ricerca si svolge attraverso un percorso originale di raccolta di oggetti, parole, storie e memorie, personali e collettive, che consentono a Coupland di realizzare un’esposizione artistica temporanea intitolata Canada House. Il progetto è mettere in scena una grande varietà di simboli che possano essere considerati “canadesi” in modo distintivo e particolare, e nei quali i canadesi possano trovare significati comuni e condivisi, marcando anche quei tratti che li differenziano dai nordamericani in generale e dai vicini statunitensi in particolare, con i quali il film intesse un dialogo parallelo. L’edificio scelto per l’esposizione si trova a Vancouver ed è parte di un complesso di costruzioni degli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, in fase di demolizione al momento dell’installazione artistica progettata da Coupland. La città, che è praticamente assente nei due volumi Souvenir of Canada, offre l’ambientazione alla realizzazione cinematografica, sia perché fisicamente ospita i locali della mostra, sia perché è il luogo in cui l’artista vive e nel quale sono radicate le sue memorie familiari. Nel film, la ricerca della collocazione adatta per l’installazione si attua attraverso quartieri dismessi, aree urbane apparentemente anonime e strade vuote, che non offrono l’immagine della metropoli con alti grattacieli a vetri e specchi, soluzioni architettoniche originali, aree urbane che conservano la memoria della storia trascorsa, e la splendida skyline che svetta dall’estuario del fiume Frazer all’incontro con l’Oceano Pacifico. Al confine occidentale del Canada con gli Stati Uniti, Vancouver non solo ha una posizione geografica di stupenda bellezza, ma anche combina armoniosamente, e in una vasta estensione di spazi, elementi urbani e naturali: città e natura, grattacieli e parchi, acqua e foreste, oceano e montagne, ardite costruzioni, ponti di legno sospesi, totem poles e inuksuk. Vancouver è anche custode di una varietà di culture, avendo accolto nel tempo forti flussi migratori e anche essendo la provincia in cui vive il maggior numero di First Nations. Pare quindi che l’ambientazione di Souvenir of Canada proprio a Vancouver offra il palcoscenico adatto per le riflessioni su multiculturalismo e tradizione culturale, integrazione e conservazione delle identità, e su cosa sia rappresentativo di “canadesità”. Souvenir of Canada intreccia eventi della storia della confederazione con accadimenti e ricordi personali della vita di Douglas Coupland, con accenni particolari alla cultura e alle tradizioni popolari, cercando di mostrarne la valenza all’interno di un percorso di riflessione sull’identità canadese che vada oltre il mero tratto stereotipico. Il film comincia tentando di giustificare la nascita dell’interrogativo sui contenuti e i significati culturali dell’identità canadese facendo riferimento a un aneddoto della vita del protagonista. Nel 1979 Coupland è incaricato dall’agenzia per cui lavora di trovare una formula pubblicitaria di successo per la marca di un birra. Durante la ricerca dei simboli che possano esercitare un forte impatto sul pubblico, Coupland si trova a meditare su cosa significhino “Canada” e “essere canadese” per lui e per le persone a cui intende rivolgersi. La prima parte del film enuncia tutte le incertezze collegate a queste riflessioni e le buffe situazioni pratiche che spesso derivano da scelte che si rivelano inappropriate o superficiali, trascinando gli spettatori nei contesti specifici di condivisione di esperienze culturali differenti. Infine, la rapsodia di oggetti, colori e significati è orchestrata nell’effetto finale della Canada House. Pur formulando un discorso particolare per i canadesi, la rassegna proposta da Coupland è piacevole e interessante per gli spettatori, perché è articolata con descrizioni ironiche e sguardi disincantati eppure coinvolti dal desiderio di investigare i complessi e tortuosi meandri dell’identità culturale, seppure nella leggerezza che richiede una finalità complessiva di intrattenimento. (C.G.)

Film in programma

Souvenir of Canada

di
Canada, 2005 (70 min)

Presentato al Vancouver International Film Festival del 2005, “Souvenir of Canada” articola la...

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