Presentazione

La proiezione è introdotta da Nicoletta Vallorani e Luca Fusari.

Note introduttive

London Orbital è, alla lettera, un road movie. Legato a un libro che porta lo stesso titolo eppure del tutto indipendente da esso, il film si articola intorno a un viaggio lungo la M25, l’ultimo confine di Londra, il laccio emostatico che al tempo stesso ne contiene e potenzia lo sviluppo attuale. Alla maniera usuale di Sinclair, il viaggio – in parte a piedi e in parte in macchina - è un pretesto, o meglio un metodo per perlustrare un sistema di differenze (narrazione/documentazione, immobilità/movimento, individuale/collettivo, politica/storia, high culture/popular culture, rimozione/memoria, Londra/non-Londra). In compagnia di amici artisti che sono anche collaboratori usuali del suo ormai decennale London Project, Sinclair costruisce insieme a Chris Petit un testo visionario, nel quale presente e passato si intrecciano, affiancando Bram Stoker e gli Essex gangster, Ballard e gli spacciatori di oggi, Wells e le grandi opere della politica thatcheriana che Tony Blair non ha faticato ad ereditare. Il curioso pellegrinaggio lungo quella che è stata subito definita la “Thatcher’s motorway” si risolve quindi in un testo politico nel senso etimologico del termine: uno sguardo su Londra come polis ormai dimentica di esser tale. (N.V.) London Orbital è stato presentato alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2002.

Film in programma

London Orbital

di e
UK, 2002 (76 min)

London Orbital è, alla lettera, un road movie. Legato a un libro che porta lo stesso titolo eppure...

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