New York: una sinfonia per immagini 1920/1940

Presentazione

Introducono Mario Maffi, Cinzia Schiavini, Cinzia Scarpino, Nicoletta Vallorani

Note introduttive

La città del modernismo per eccellenza – la New York dei primi tre decenni del XX secolo, fra ardite costruzioni in mattoni, acciaio e cemento, profili urbani in incessante mutazione, tecnologia applicata, masse in movimento, aspri conflitti di classe – si propone come nuova capitale socioculturale, sull’esempio della Parigi del secolo precedente. Il travolgente sviluppo capitalistico, con tutte le sue aporie e contraddizioni spesso violente e insolubili, si riflette nelle arti e nella vita, facendo della metropoli un laboratorio complesso e una fonte continua di suggestioni, stimoli e ispirazione. I versi del poeta Walt Whitman – che nella società statunitense della seconda metà dell’800 coglie i segni anticipatori di quella futura evoluzione – si accompagnano così alle pagine dei romanzi di primo ‘900, di Theodore Dreiser e John Dos Passos, alle fotografie di Jacob Riis e Lewis Hine, Walker Evans e Paul Strand, alle tele di John Sloan e George Bellows, Joseph Stella e Abraham Walkowitz, Edward Hopper e Reginald Marsh, nel cogliere e trasmettere queste nuove realtà, mentre i decenni si srotolano attraverso le tensioni della “Grande Immigrazione”, della guerra e del dopoguerra, degli ambiguamente luccicanti “anni Venti” e infine del crollo economico e della Grande Depressione degli anni Trenta.

Di tutto ciò – di una “città che sale” in maniera mirabile, sovente lacerando il tessuto sociale e accumulando materiali esplosivi – il cinema nato da poco fu testimone e interprete inevitabile, per la sua stessa natura di immagini in movimento, per le sue tecniche fondanti (il montaggio), per la valenza sperimentale e documentaristica dagli echi internazionali (è questo anche il “tempo” di Dziga Vertov e Serghei Eisenstein in Russia, di Walter Ruttmann ed Erwin Piscator in Germania).

I brevi documentari che presentiamo – prodotti in un arco di tempo che va dal 1920 al 1940 – ne sono prova eloquente: la “sinfonia di New York” ne emerge con forte impatto visivo e in tutte le sue sfaccettature e i suoi conflitti, ad opera di alcuni dei più importanti artisti dell’epoca che l’hanno osservata e ripresa con occhio affascinato ma anche critico, catturato dalle forme della metropoli ma anche dal teatro umano che la popola, dalla convulsione della modernità ma anche dalle pause cercate (o imposte) nella quotidianità. (Mario Maffi, aprile 2012)

I film:

  • Manhatta (1921), di Charles Sheeler e Paul Strand (11 minuti)
  • 24 Dollar Island (1926), di Robert Flaherty (13 minuti)
  • Skyscraper Symphony (1929), di Robert Florey (11 minuti)
  • Manhattan Melody (1931), di Bonney Powell (10 minuti)
  • A Bronx Morning (1931), di Jay Leyda (14 minuti)
  • Footnote to Fact (1933), di Lewis Jacobs (8 minuti)
  • "Seeing the World". Part One: A Visit to New York, N.Y. (1937), di Rudy Burckhardt (10 minuti)
  • Pursuit of Happiness (1940), di Rudy Burckhardt (8 minuti)

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