Festival 2014
Giuria e premi
La Giuria dell’edizione 2014 del Concorso Docucity, composta da Luca Bigazzi, Gianni Biondillo, Valentina Pedicini, Anastasia Plazzotta e Barbara Sorrentini, durante la cerimonia di premiazione svoltasi la sera del 16 maggio presso la Mediateca Santa Teresa a Milano, ha assegnato il Primo Premio di €1.000, offerto dall’Università degli Studi di Milano, a:
- In Utero Srebrenica di Giuseppe Carrieri (Italia 2013, 52′), con la seguente motivazione:
“In Utero Srebrenica racconta una storia umana e universale, oppure tanto spesso dimenticata: l’impossibilità, soprattutto per una madre, di piangere un figlio morto finché non se ne sia trovato il corpo. Le ossa mie rendete allora al petto della madre mesta, scriveva Foscolo all’inizio dell’800. Giuseppe Carrieri torna, in modo diverso e con una cifra del tutto nuova, a questo medesimo principio e ci dice con le voci di molti madri la dolorosa e ostinata battaglia per recuperare i resti di chi hanno perduto nel corso di una guerra della quale resta impossibile comprendere il senso. Il regista ha saputo dirigere con rigore metodologico e profondità di sguardo il racconto corale di un genocidio, senza mai scadere nella retorica o nell’uso gratuito della violenza. La scelta stilistica del bianco e nero evoca una dimensione senza tempo, e si propone agli spettatori come un monito: ciò che è accaduto a Sebrenica potrà accadere altrove, se la memoria non verrà tramandata.”
La Giuria ha inoltre deciso di assegnare una Menzione Speciale a:
- Apolitics Now! di Giuseppe Schillaci (Italia/Francia, 2013, 55′), con la seguente motivazione:
“Sfruttando un montaggio ellittico molto efficace e preciso, capace di organizzare un magma di dichiarazioni non condensabili altrimenti, il documentario restituisce una rappresentazione spesso tragicomica delle trasformazioni della politica italiana contemporanea. La Sicilia, come sempre, diviene metafora dell’Italia e specchio di una concezione della cosa pubblica che vede una progressiva mancanza di partecipazione, lo svuotamento del rito elettorale come momento collettivo e il trionfo della politica-spettacolo.“
Nella stessa cerimonia la giuria composta da 50 studenti dell’Università degli Studi di Milano, coordinata dal regista Maurizio Nichetti, ha assegnato il Premio del Pubblico, gentilmente offerto dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, a:
- Çapulcu: Voci da Gezi di Benedetta Argentieri, Claudio Casazza, Carlo Prevosti, Duccio Servi e Stefano Zoja (Italia, 60’, 2013), con la seguente motivazione:
- In Utero Srebrenica di Giuseppe Carrieri (Italia 2013, 52′), con la seguente motivazione:
“Per la coraggiosa scelta di raccontare un avvenimento così forte e ancora recente in una forma narrativa efficace e per nulla scontata. Per l’attualità del tema e per l’importanza del valore della memoria, mai sufficientemente messa in luce. Per l’approfondita ricerca fotografica ed estetica, in se stessa molto coinvolgente. Per il valore che il film ha nel ricordare la necessità di non dimenticare le vittime di questi atroci crimini.”